Nel 2017 di nuovo in territorio negativo la dinamica del Pil delle Marche (-0,2%), unica regione insieme al Molise (-0,4%) con il segno meno

Sulla base dei nuovi dati di contabilità regionale diffusi da Istat, nel 2017 il Pil in volume delle Marche è diminuito dello 0,2%, dinamica in contro tendenza rispetto alla media nazionale (+1,6%). Tale variazione segna il rientro in territorio negativo dopo il +0,5% del 2016 e colloca le Marche al 20° posto tra le regioni e province autonome italiane, fa peggio soltanto il Molise con il -0,4%, tutti gli altri territori presentano una dinamica positiva. Considerando l’orizzonte temporale più ampio, dal 2007 al 2017, particolarmente evidenti per il nostro territorio sono stati gli effetti dei due cicli recessivi: il Pil in volume del 2017 è inferiore dell’11,6% rispetto al livello del 2007 – 16° posto in Italia – mentre in media nazionale la diminuzione è meno intensa e pari al -5,2%. Come è evidente dal grafico che segue, la dinamica osservata nella nostra regione è sempre più prossima a quella del Mezzogiorno che al Centro Italia.

Fonte: Confartigianato Marche (2018), Glocal n°49/dicembre 2018

III trim. 2018 occupazione nelle Marche +0,9%, Italia +0,6%; +3,5% negli ultimi 12 mesi

Dagli ultimi dati trimestrali sull’occupazione , al III trimestre 2018 si osserva un aumento degli occupati nelle Marche dello 0,9% rispetto al III trimestre 2017, pari a 5 mila occupati in più, in rallentamento al confronto con il +6,8% registrato nel II trimestre 2018 . Tale crescita è in linea alla dinamica nazionale (+0,6%) e colloca le Marche al 9° posto tra le 21 regioni e province autonome. Considerando la variazione della media degli occupati degli ultimi 4 trimestri disponibili (II trimestre 2017-III trimestre 2018) rispetto ai 4 precedenti (II trimestre 2016-III trimestre 2017), la dinamica nel nostro territorio mostra comunque importanti segnali di recupero con il +3,5% a fronte del +1,0% in Italia.

 

Fonte: Confartigianato Marche (2018), nota “III trim. 2018 occupazione nelle Marche +0,9%, Italia +0,6%; +3,5% negli ultimi 12 mesi”, 13 dicembre

Nei primi 9 mesi del 2018 export manifatturiero Marche -2,7%; Italia + 3,0%. Al netto del farmaceutico, export Marche -0,9%

Nei primi nove mesi del 2018 le esportazioni manifatturiere delle Marche (il 97,8% di tutto il nostro export) ammontano a 8,5 miliardi di euro, valore in diminuzione del 2,7% rispetto ai primi nove mesi del 2017, pari a 235,5 milioni di euro in meno. Tale dinamica è in controtendenza rispetto alla media nazionale (+3,0%) e più intensa rispetto alla variazione dell’export manifatturiero delle Marche osservata nei primi nove mesi del 2017 (-0,2%) . Considerando complessivamente tutto l’export regionale, si registra il -2,0% a fronte del +3,1% in Italia che colloca la nostra regione al 18° posto tra le 21 regioni e province autonome. Nel dettaglio settoriale, emerge che la diminuzione delle esportazioni manifatturiere delle Marche è trainata dai Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici: l’export di tale comparto, che rappresenta il 12,2% di tutte le esportazioni manifatturiere marchigiane (3° posto per quota), è diminuito del 13,6%, pari a 166,0 milioni di euro in meno. Al netto del farmaceutico, l’export manifatturiero delle Marche sarebbe diminuito dello 0,9% (-69,6 milioni di euro).

Per quanto riguarda i maggiori mercati di destinazione delle esportazioni manifatturiere delle Marche, si osservano diminuzioni delle vendite marchigiane in Belgio con il -12,0%, pari a -93,6 milioni di euro, di cui il 92,7% dovuto al farmaceutico (era -15,3% nei primi 9 mesi del 2017), negli Stati Uniti con il -9,9% (era +14,1% nei primi 9 mesi del 2017) , interamente imputabile al farmaceutico (-67,6 milioni di euro), in Russia (-8,0%, era +14,6% nei primi 9 mesi del 2017), nel Regno Unito (-5,4%, era -8,7% nei primi 9 mesi del 2017), nei Paesi Bassi (-2,7%, era +4,4% nei primi 9 mesi del 2017), in Romania (-1,5%, era -10,0% nei primi 9 mesi del 2017), e in Spagna (-1,3%, era +6,4% nei primi 9 mesi del 2017).

Di contro, crescita in Albania (+17,1%, era +6,0% nei primi 9 mesi del 2017), in Svizzera (+9,0%, era +3,9% nei primi 9 mesi del 2017), in Austria (+8,2%, era -6,9% nei primi 9 mesi del 2017), in Cina (+6,8%, era +25,0% nei primi 9 mesi del 2017), in Turchia (+6,2%, era -5,5% nei primi 9 mesi del 2017), in Francia (+4,6%, era -1,1% nei primi 9 mesi del 2017), in Germania (+2,5%, era     -9,5% nei primi 9 mesi del 2017) e in Polonia (+1,1%, era +2,8% nei primi 9 mesi del 2017).

Fonte: Confartigianato Marche (2018), nota “Nei primi 9 mesi del 2018 export manifatturiero Marche -2,7%; Italia + 3,0%. Al netto del farmaceutico, export Marche -0,9%”, dicembre

Nelle Marche il 23,3% degli imprenditori artigiani è donna, 3° posto in Italia

Al II trimestre 2018 le donne che ricoprono cariche imprenditoriali  nelle imprese artigiane  delle Marche sono 14.174 e rappresentano il 23,3% di tutti gli imprenditori. Tale quota supera la media nazionale, pari al 21,2%, e colloca le Marche al 3° posto in Italia. Rispetto allo stesso periodo del 2017, le imprenditrici artigiane nella nostra regione sono diminuite dello 0,7%, dinamica sostanzialmente in linea alla media nazionale (-0,5%). Delle 14.474 donne con cariche imprenditoriali nell’artigianato, il 46,6% è titolare (51,6% in Italia), il 32,2% è socia (24,3% in Italia) e il restante 21,3% ricopre altre cariche.

 

Fonte: Confartigianato Marche (2018), Glocal n°48/novembre 2018